Il biologico potrebbe nutrire i Corsi?

Il biologico potrebbe nutrire i Corsi?

Il biologico rappresenta il 15% della produzione agricola in Corsica. Negli ultimi 20 anni il numero di ettari coltivati in agricoltura biologica è stato moltiplicato per 35 sull’isola. Possiamo immaginare che tra qualche anno i 340000 corsi potranno nutrirsi esclusivamente con prodotti provenienti da agricoltura biologica?

Sull’Isola della bellezza, come ovunque in Francia, l’agricoltura biologica è in crescita. Nel centro di Bastia sono fiorenti i piccoli negozi biologici indipendenti. In periferia si trova una grande area in franchising di 450 m2 a Biguglia che ha aperto un anno e mezzo fa. Per rifornire tutti questi negozi, il numero di produttori è stato moltiplicato per 2,65 in dieci anni, fino a raggiungere oggi i 396.

In 10 anni il numero dei produttori biologici si è moltiplicato per 2,65 fino a raggiungere oggi i 396.

Sempre più produttori biologici in Corsica

L’evoluzione del numero di agricoltori in Corsica dal 2008 al 2018

Come spiegare questa progressione dell’agricoltura biologica in Corsica?

“Da qualche anno il biologico è in voga. I consumatori vogliono prodotti più sani e i produttori dell’isola vogliono lavorare in modo più responsabile”, spiega Joseph Colombani, presidente della Camera dell’Agricoltura dell’Alta Corsica ed ex presidente della Camera dell’Agricoltura della Corsica.
La transizione dall’agricoltura convenzionale a quella biologica è fortemente sostenuta dai sussidi statali e dalla Politica Agricola Comune Europea (PAC). Questi incentivi alla transizione si basano su tre tipi principali di finanziamento: aiuti alla conversione per consentire ai produttori di compensare le perdite di reddito durante la fase di conversione, aiuti al mantenimento per sostenere i produttori esistenti e un credito d’imposta. Grazie a questo aiuto, in 20 anni la Corsica ha moltiplicato per 35 la sua superficie nel settore del biologico. Oggi il 15% della superficie agricola utilizzata dell’isola (SAU) è biologica.

In Corsica 35 volte più ettari in agricoltura biologica

La mancanza di inquinamento, il clima mite e il sole rendono l’isola della bellezza un parco giochi ideale per i produttori biologici. Tuttavia, l’agricoltura biologica è più facile da realizzare in alcuni settori come l’arboricoltura, che da sola rappresenta il 50% del settore biologico. Seguono da vicino l’allevamento del bestiame (14%), l’orticoltura (13%) e la viticoltura (12%).

Dal 1997 al 2017 la Corsica ha registrato un drastico aumento del numero di ettari coltivati a biologico.

L’arboricoltura, il settore biologico più rappresentato in Corsica

L’agricoltura biologica settore per settore in Corsica nel 2018

Il prezzo di un prodotto biologico è in media dal 20 al 30% superiore a quello di un prodotto tradizionale. Questa differenza può essere spiegata da piantagioni più difficili da mantenere e da una manodopera più elevata. Il Presidente della Camera dell’Agricoltura dell’Alta Corsica fornisce un esempio riguardante la viticoltura: “L’anno 2018 è stato molto difficile per i viticoltori biologici perché le forti piogge hanno richiesto da 12 a 13 trattamenti sulle viti. Per le colture tradizionali erano solo da 6 a 7”.

I sussidi per l’agricoltura biologica non sono sufficienti ad abbassarne il prezzo. Per renderla più accessibile, la domanda dovrebbe essere ancora maggiore. Giuseppe Colombani ne è convinto: “Ci si può avvicinare all’autosufficienza alimentare biologica solo pagandone il prezzo”.