La sostituzione dell’olio di palma con altri oli vegetali potrebbe comportare un aumento della deforestazione globale fino a 52 milioni di ettari. Questo è quanto emerge dallo studio “Deforestation and greenhouse gas emissions could arise when replacing palm oil with other vegetable oils” condotto dai ricercatori della Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) e pubblicato sulla rivista “Science of The Total Environment”.
La ricerca evidenzia che l’adozione di oli alternativi come soia, colza e girasole comporterebbe un maggiore rischio di deforestazione. I principali paesi produttori interessati includerebbero Argentina, Brasile, Canada, Cina, India, Russia, Stati Uniti e Ucraina. Secondo Maria Vincenza Chiriacò, ricercatrice senior presso la Fondazione CMCC e prima autrice dello studio, la produzione di questi oli alternativi richiederebbe l’utilizzo di vaste aree attualmente non destinate all’agricoltura.
L’olio di palma è da tempo al centro del dibattito per la sua associazione con la deforestazione tropicale che si è osservata negli scorsi decenni. Tuttavia, lo studio ha dimostrato che le emissioni di gas serra legate alla produzione di olio di palma certificato come privo di deforestazione potrebbero ridursi del 92%, passando dagli attuali 371 a 29 milioni di tonnellate di CO2 equivalente all’anno.
Un aspetto chiave dell’olio di palma è la sua elevata resa produttiva, che supera le 3 tonnellate per ettaro, rispetto agli altri oli alternativi che producono tra 0,3 e 0,7 tonnellate per ettaro. Pertanto, sostituire l’olio di palma richiederebbe una superficie sei-sette volte maggiore, mettendo a rischio la ‘food security’. Infatti, lo studio dimostra che potrebbero essere necessarie aree attualmente utilizzate per coltivazioni alimentari come grano e riso.
La soluzione è continuare a utilizzare olio di palma certificato deforestation-free, che rappresenta attualmente circa il 19% della produzione globale. Aumentando questa quota al 100%, come ha spiegato l’esperta, potremmo ridurre del 92% le emissioni globali causate dalla produzione di olio di palma.
Questi risultati sottolineano l’importanza di promuovere pratiche agricole sostenibili e di considerare attentamente le implicazioni ambientali delle alternative all’olio di palma.
Fonte: Adnkronos