L’Emilia Romagna ha compiuto un importante passo avanti per il settore biologico, approvando all’unanimità la legge per la Disciplina, la Promozione e la Valorizzazione dei Distretti del Biologico, per regolamentare il mondo dei biodistretti.
La legge, come riportato nel documento ufficiale, “disciplina, riconosce, promuove e favorisce la libera aggregazione dei soggetti partecipanti ad un sistema produttivo locale, costituito da agricoltori biologici, allevatori e trasformatori biologici, cittadini, associazioni o enti locali, in distretti del biologico, al fine di incentivare sul territorio regionale la cultura del biologico e stabilire un modello di sviluppo sostenibile, conciliabile con i bisogni delle comunità presenti sul territorio regionale e non in contrasto con la tutela della biodiversità.”
È stato introdotto il “Piano del Distretto”, cioè uno strumento di programmazione triennale, e un Fondo per la promozione dei distretti biologici destinato alla realizzazione, in particolare, delle seguenti attività:
- analisi, studi e ricerche di mercato e di settore;
- azioni divulgative, informative e di educazione alimentare;
- organizzazione o partecipazione a corsi, mostre e fiere;
- diffusione di linee guida e conoscenze scientifiche;
- pubblicazione di cataloghi e realizzazione di prodotti multimediali;
- contributi ad aziende di piccole dimensioni per la copertura dei costi di certificazione biologica, con priorità per quelle che operano in zone montane e Aree interne svantaggiate.
Per monitorare l’attuazione e i risultati della legge, è prevista anche l’istituzione di un Osservatorio regionale dei distretti del biologico.
Fonte: ansa.it / assemblea.emr.it
Il documento completo è consultabile qui