ICEA Rimini2017

ICEA Rimini2017

L’etica della Certificazione: ICEA e l’Agricoltura Biologica

Sul lungomare di Rimini lo scorso 30 novembre si è data appuntamento tutta ICEA: tecnici controllori, coordinatori e responsabili, collaboratori e rappresentanti della proprietà del Consorzio. Due giornate seminariali ad alta densità di interventi e di relazioni sui temi dell’etica e della qualità, della competenza e dell’identità, sui valori della certificazione e della funzione di pubblico servizio.
Un mercato quello dell’agricoltura biologica in costante crescita, per produzione e consumo, cui corrispondono norme sempre più stringenti e responsabilità sempre più articolate in capo sia alle aziende biologiche che agli operatori del controllo e della certificazione, richiede infatti solidi punti di riferimento deontologici e rinnovate competenze per poter mantenere e aumentare il valore della certificazione.
Il Presidente di ICEA Pietro Campus ha portato i saluti del Consiglio di Amministrazione e dei Rappresentanti la proprietà del Consorzio, e ringraziato tutti i partecipanti intervenuti e l’organizzazione dell’evento, per un risultato senza precedenti in termini di adesione da tutte le regioni italiane. Ha spiegato come i temi proposti in queste giornate di studio rappresentino gli assi di un percorso di crescita e di sviluppo sui quali l’Istituto intende continuare a procedere, raccogliendo indicazioni e raccomandazioni, come pure una preziosa opportunità per riflettere sulle attuali tendenze del settore, sulla propria identità di organismo di certificazione, ma soprattutto per ribadire l’importanza di un impegno comune per affermare e rafforzare il modello di produzione biologico come paradigma di un’agricoltura sostenibile, sicura e di qualità. ICEA condivide una visione preoccupata sul futuro del pianeta se non si inverte l’attuale atteggiamento “predatorio” sulle risorse disponibili, indicando nell’approccio etico alla produzione, alle relazioni e ai consumi, la migliore soluzione alle sfide dei nostri giorni.

Il convegno è stato moderato da Federico Fazzuoli, volto memorabile della televisione italiana ed agricoltore biologico storico nell’azienda familiare in Toscana.

I lavori sono iniziati con l’intervento di AIAB a cura del Presidente Nazionale Vincenzo Vizioli che ha ripercorso le tappe salienti della storia del movimento, analizzando quanto di buono è stato fatto sinora e quanto ancora occorra per una vera conversione del modello di produzione e consumo, e Cristina Micheloni, Presidente di AIAB Friuli, sull’estrema attualità ed utilità di una professione, quella del tecnico di campo, impegnato nella ricerca e sperimentazione di nuove tecniche di produzione, allevamento e preparazione che offre certamente grandi soddisfazioni a quanti la praticano con cura e passione.

In tema di qualità, i componenti del CSI – Comitato di Salvaguardia dell’Imparzialità – di ICEA, introdotti dal RAQ Vinicio Razionale, hanno spiegato la loro azione di sorveglianza sugli aspetti che influenzano la fiducia e l’affidabilità della certificazione attraverso un controllo sui principali indicatori e sul costante monitoraggio delle decisioni prese dai tecnici, rispettivamente per le proprie aree di competenza: ambientale Lorenzo Ciccarese (ISPRA – Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale), sociale Enrico Sisini (avvocato esperto di diritto penale e diritti dei consumatori), ed economica Paolo Steccanella (produttore biologico, ex-Presidente della BRIOspa). Nicola Gigante di ACCREDIA è intervenuto sul tema dell’Etica e della Qualità nella cultura organizzativa, in termini di altruismo, autenticità, trasparenza, “mantenimento delle promesse” verso il cliente interno, verso il cliente esterno e verso le altre parti interessate.

L’avvocato Emanuele Montemarano, Presidente dell’Organismo di Vigilanza di ACCREDIA, ha spiegato le relazioni che intercorrono tra i concetti di Etica, Diritto Penale e Certificazione, fino alla nuova dimensione penalistica del Codice Etico, passando quindi la parola all’avvocato Andrea Gaddari, Presidente dell’Organismo di Vigilanza di ICEA, che ha proseguito illustrando il percorso di adozione del Codice Etico e del modello Organizzativo ai sensi del D.lgs. 231/2001, i vantaggi e le opportunità derivanti dalla possibilità di monitorare tutti i livelli aziendali al fine di prevenire i rischi cui sono connesse responsabilità proprie sia apicali che dei sottoposti all’altrui vigilanza.
Di particolare rilievo l’intervento dello studioso, filosofo e teologo Luciano Valle che da tempo promuove la funzione etica della certificazione ed il ruolo di ICEA come potente antidoto alla dilagante deriva nei modelli di consumo e di relazione. Suffragato dalla relazione di Giovanni Pieretti, sociologo ambientale dell’Università di Bologna, che ha messo in luce diversi paradossi della nostra società in cui una grande disponibilità di merci e di beni di consumo non soddisfa esigenze di socialità, di felicità e di qualità nelle relazioni, indicando un’efficace via d’uscita nel ritorno ai punti di riferimento della cultura della terra.
Il ruolo del Tecnico Controllore, introdotto dagli interventi di Cristina Baia e Michela Coli, con funzioni di Responsabili nell’organigramma ICEA, che hanno condiviso con i colleghi una riflessione sulla responsabilità del mestiere del TC, di un compito di altissimo livello professionale e umano che necessita di aggiornamento tecnico continuo, attenzione e impegno costanti. E’ poi stato sapientemente spiegato dal prestigioso intervento dell’avvocato Ugo Ruffolo che rappresenta il Tecnico Controllore come un mitologico centauro che si trova ad operare in una dimensione a metà tra quella del privato cittadino e la funzione di pubblico servizio, con precisi obblighi e responsabilità penali, ben esplicitate da Ruffolo, cui i TC devono fare riferimento, sia per non incappare in sanzioni sia per favorire i processi di sviluppo, tutela e conservazione del nostro habitat, valorizzando l’attività ed il significato della certificazione.

Stefano Gennari ed Enrico Carosio di ORA – Officina Relazioni Aziendali – hanno proposto alla platea un intervento formativo in materia di competenze del tecnico ICEA, come insieme di comportamenti efficaci e continuativi nel tempo, i quali contribuiscono al successo di un compito o di una funzione.

Profondo e suggestivo l’ultimo intervento, in tema di fiducia, a cura di Don Claudio Burgio, cappellano dell’istituto penale minorile Cesare Beccaria di Milano, dove i più efficaci segnali di fiducia nel prossimo e speranza per il futuro vengono dai giovani pregiudicati nel percorso di recupero, interpreta il ruolo del tecnico controllore, conoscitore della tradizione contadina ed anello di congiunzione tra la terra e i consumatori – attraverso la certificazione – quale potente volano verso una nuova etica dei consumi, proprio perché, nell’esercizio delle sue funzioni, è chiamato a sviluppare particolari doti di relazione, di ascolto e capacità di saper vedere, elementi che rappresentano le fondamenta dell’etica, ben oltre ogni codice e ogni normativa.
Nelle conclusioni il Presidente Pietro Campus raccoglie le raccomandazioni e le sollecitazioni pervenute dai diversi relatori intervenuti nei due giorni di studio, ed individua il percorso di miglioramento dell’Istituto nello sviluppo delle competenze del proprio personale, finalizzato alla promozione di una maggiore consapevolezza del necessario rigore scientifico e morale per un nuovo modo di abitare il pianeta.
Un messaggio semplice e per questo preciso ed essenziale, che raggiunge tutte le funzioni dell’Organismo di controllo e certificazione e che conferma la validità strategica della missione originale del progetto ICEA: un consorzio che opera senza fine di lucro come Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale.
“Le donne erediteranno la terra” è stato il particolare regalo del Presidente, al termine dei lavori, per tutte le donne (e non solo!) di ICEA, il messaggio ironico e poetico rappresentato da una giovane e pluri-premiata attrice, Chiara Mascalzoni (Ippogrifo Produzioni), tratto dal suo spettacolo “Sic transit gloria mundi” in programma nel progetto di teatro sociale del Comune di Minerbio BO il prossimo marzo, di cui ICEA è sostenitore.