L’allevamento biologico si basa sullo stretto collegamento funzionale con la terra e un numero di capi proporzionale alle capacità produttive aziendali con il fine ultimo di evitare condizione di allevamento intensivo. È infatti vietato, nel biologico, l’allevamento senza terra.
INFORMAZIONI
La zootecnia biologica pone la massima attenzione al benessere degli animali, che vengono allevati in spazi ampi per garantire libertà di movimento e accesso al pascolo. Il sistema di allevamento che predilige l’utilizzo di spazi all’aperto e del pascolo, unitamente all’alimentazione che deve essere in prevalenza a base di erba e foraggio biologico, assume particolare rilevanza per le conseguenze positive sull’aspetto sanitario degli animali stessi in termini di prevenzione dalle malattie.
Sempre in ottica della prevenzione, gli interventi veterinari devono dare la precedenza a metodi naturali, quali: omeopatia, fitoterapia, ecc. L’uso dei farmaci allopatici, compresi gli antibiotici, è ammesso in caso di estrema necessità, raddoppiando i tempi di sospensione del farmaco e per un numero limitato di trattamenti nell’arco dell’anno.
È vietato l’uso di ormoni o altre sostanze che stimolino artificialmente la crescita e la produzione di latte. Inoltre, non è consentito l’uso di alimenti ottenuti da OGM.
Non è ammessa, all’interno della medesima azienda, la presenza di allevamenti biologici e allevamenti convenzionali della stessa specie.
Analogamente a quanto prescritto per le produzioni vegetali, anche gli animali devono sottostare ad un periodo di conversione di durata variabile a seconda della specie (es. 6 mesi per i suini e bovini da latte, 12 mesi bovini da carne, 10 settimane per il pollame…).
Oltre alle specie certificabili ai sensi della normativa comunitaria (Reg CE 834/07 e Reg CE 889/08) esiste la possibilità di certificare conigli, bachi da seta, lumache per le quali sono stati approvati dal ministero disciplinari nazionali.