Si è conclusa il 17 febbraio a Norimberga l’ultima edizione del BIOFACH2018, la grande fiera mondiale sul biologico: 9 padiglioni affollati da 3.200 espositori da una novantina di Paesi del mondo e un’altissima partecipazione di pubblico. La fiera ha fornito una chiara fotografia della produzione biologica: sono 178 i Paesi in cui si pratica l’agricoltura biologica, 87 dei quali con una specifica normativa nazionale; 57,8 milioni gli ettari complessivi (erano 11 milioni nel 1999, sono 1,8 milioni in Italia), che pesano per l’1,2% della superficie agricola mondiale (ma per il 21,9% in Austria, per il 18,9% in Estonia, per il 19% in Svezia e per il 14,5% in Italia), con 2,7 milioni di produttori (72.154 gli operatori in Italia nel 2016). I numeri confermano ancora una volta che si tratta del comparto più in crescita di tutto l’agroalimentare a livello globale.
Quest’anno la fiera si è arricchita di due ulteriori padiglioni con aziende alimentari internazionali: la manifestazione è sempre più un’occasione di incontro e scambio di competenze tra tutti i partecipanti.
ICEA ha preso parte a questa edizione del BIOFACH con uno semplice stand istituzionale: le risorse solitamente investite nell’area espositiva sono state destinate agli operatori colpiti dal terremoto del Centro Italia, esonerati dal pagamento delle quote annuali di controllo e certificazione. Si tratta di 267 aziende di Umbria e Marche e di 37 aziende del Lazio.
E’ un piccolo gesto, ma concreto, che intende aggiungersi alle attività di sostegno alla ricostruzione fornite alle aziende a livello locale, anche per sottolineare l’importanza dell’agricoltura biologica per la tutela dell’ambiente e del tessuto sociale.
Per ICEA la partecipazione a BIOFACH2018 è stata una opportunità per poter incontrare aziende, aggiornare il personale grazie alle iniziative e congressi proposti, che hanno permesso di approfondire e confrontarsi con le ultime novità del settore.
Sono state numerose le visite e i contatti presso lo stand di ICEA: l’attenzione prestata al sistema dei controlli è in aumento e questo conferma che i prodotti bio sono apprezzati soprattutto perché sono ritenuti sicuri, sia in campo alimentare, che tessile e cosmetico.